Inventarsi qualche malattia per non andare a scuola è un vecchio trucco che tutti conoscono.
E di solito è questa la prima cosa che viene in mente ai genitori di fronte alle improvvise e ripetute indisposizioni del bambino.
Come l’insuccesso scolastico, anche la fobia della scuola tende a creare una forte incomprensione tra genitori e figli.

Il minore non sa perché la sola idea di andare a scuola evochi in lui un’angoscia così intollerabile da trasformarsi in malessere fisico. Ma questa angoscia esiste, la sente, e si stupisce che i genitori non capiscano e insistano a mandarlo lo stesso a scuola, come se facesse apposta a stare male.
Di solito sono bambini o ragazzi che non hanno alcuna difficoltà di apprendimento, né problemi scolastici, eppure improvvisamente la sola idea di andare a scuola li fa stare male: soffrono di dolori addominali, nausea, mal di testa.
Sintomi che peggiorano quando sono in classe, tanto da dover essere rimandati a casa.

Da che cosa ha origine questo malessere?

Molti bambini e ragazzi che non riescono a frequentare la scuola mostrano delle difficoltà anche nell’affrontare altre situazioni della propria vita.
Ambiscono ad essere speciali, ad essere sempre “i primi”; hanno un atteggiamento competitivo verso gli altri e pensano che a scuola si debba rendere al meglio, vivendo con ansia ogni prova. In tutti è presente un forte senso di vergogna, legato al timore di non essere percepiti come persone “ideali”, che non deludono mai; pensano infatti che se non saranno sempre “perfetti”, non avranno alcun valore.
Proprio a causa di tali caratteristiche la vita scolastica è per loro molto faticosa; in ogni fase di apprendimento ritengono di dover imparare tutto il possibile immediatamente, non riuscendo ad accettare la gradualità nell’apprendimento stesso.
Il meccanismo scolastico, basato su regole, verifiche e confronti, sottopone questi ragazzi ad una costante frustrazione delle proprie aspettative, cioè ad una ferita narcisistica; quando ciò accade, sono pervasi da un’angoscia catastrofica, che impedisce loro di pensare e di agire; non solo non riescono ad andare a scuola ma, molto spesso, non riescono ad uscire da casa ed arrivano a patire anche un isolamento sociale, in quanto, temendone il giudizio, non vogliono più frequentare amici e conoscenti.
Nella mente di tali ragazzi, quando non riescono più a frequentare la scuola ed a mantenere un contatto con il mondo reale, prende il sopravvento una realtà virtuale, falsificata, all’interno della quale essi si sentono gratificati e competenti.
E’ molto importante non sottovalutare i segnali di possibile insorgenza di fobia scolare, perché spesso questa rappresenta il campanello d’allarme di una sottostante problematica psicologica in procinto di esacerbarsi.